Quanto caos in soli 4 anni di vita, piccolo milo. trovato vagante, adottato e tornato mestamente in canile dopo 3 ann...
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11 Febbraio 2020
9 foto · Updated 2 mesi fa Era Gennaio del 2012, quando il nostro piccolo mondo fatto di strada e nessun contatto umano d'improvviso si disgregava. Un uomo mai visto prima arrivava, ci rinchiudeva in una cassetta della frutta malamente legata con del filo di nylon, ci caricava in auto e ci scaricava davanti a un cancello, lasciandoci lì, soli. Lì restavamo tutta la notte, ammassati l'uno sull'altro, in attesa...di cosa non ne avevamo idea. Al mattino sbucavano altri umani...quegli strani umani di cui nulla sapevamo, fuorchè se ne doveva avere una gran paura... Ci raccoglievano e dopo poco ci infilavano in un'altra scatola, fatta però di cemento e più grande e lì restavamo... Soli, noi cuccioli insieme alla nostra immensa, infinita paura. Una paura tagliente, crudele, che ci afferrava alla gola come una morsa, e che tornava prepotentemente ogni volta che un umano si avvicinava alla nostra scatola di cemento, ma si limitava a pulire e a darci da mangiare, per cui sapevamo che sarebbe bastato farci piccoli piccoli in un angolo, chiudere gli occhi e di lì a poco sarebbe finito tutto. Questa era la nostra vita, un alternarsi di solitudine e paura. Segregazione e terrore. E ci chiedevamo perchè...perchè eravamo stati raccolti se solo questo l'essere umano aveva in serbo per noi. Questa è stata la nostra vita per tre lunghissimi anni. Finchè gli umani sono cambiati, ne sono arrivati altri e lì abbiamo capito che qualcosa sarebbe cambiato. Da lì questi umani hanno iniziato ad entrare sempre più spesso nelle nostre scatoline di cemento, tentando di interagire con noi, tentando di conoscerci, parlarci, toccarci...ma se solo il peggio avevamo conosciuto dell'uomo da quando siamo nati, come avremo mai potuto fidarci? Questi rituali all'inizio erano terribili da tollerare...volevamo solo essere lasciati in pace. Ci fiondavamo a nasconderci nelle cucce, nell'angolino più lontano dalla porticina, tremando come foglie sperando solo che desistessero e ci lasciassero in pace, solo noi e le nostre paure. Ma no, questi nuovi umani testardi in pace non ci lasciavano, e pian piano abbiamo imparato a riconoscerli...prima uno sguardo veloce, poi un po più lungo, giusto una sbirciatina a quegli occhi supplichevoli... E lì abbiamo visto qualcosa di diverso. In quegli occhi nuovi non abbiamo più visto rabbia, fastidio, indifferenza che avevamo visto fino ad allora negli sguardi degli altri umani... Abbiamo visto compassione, speranza, determinazione...amore. Sì, amore. Quello puro, sincero. Quello che percepivamo nelle parole che ci dicevano, come "mi dispiace" o "ce la faremo, vi fiderete di noi". E lì, un passetto alla volta, abbiamo fatto appello a tutto il nostro coraggio e da quell'angolo lontano delle cucce siamo usciti, e abbiamo visto le lacrime su quei volti alla prima carezza accettata e alla prima passeggiata fatta. Da lì quegli occhi non hanno mai smesso di trasmetterci amore, fiducia e affetto, e da lì tante altre volte abbiamo accettato quelle mani, quei guinzagli, quei premietti e quelle voci dolci sussurranti. Da lì abbiamo scoperto che il mondo non inizia e non finisce nè nella nostra cassetta della frutta nè nella nostra scatola di cemento, ma che tutto è ancora da scoprire e da vedere. Ma quando le ferite sono così profonde, ricucirle non è facile, specie in canile dove il tempo che queste umane hanno per noi è quello che è, e in tanti altri hanno bisogno di loro. Li abbiamo sentiti parlare di una "casa", dove sappiamo essere andati tanti di noi che qui non vediamo più, dove sembra che quel poco di buono che qui abbiamo scoperto sia infinitamente più bello e grande, e che si possa avere un umano buono accanto sempre, che mai ti lascerà e con cui dividere la vita, giorno dopo giorno. Ma per trovarlo dovremo lasciare la nostra scatola di cemento, che tante e tante volte ci ha difeso e protetto, e lasciare quei visi amici che adesso conosciamo e amiamo. Siamo solo due piccole cagnoline spaventate, troveremo mai il coraggio di farlo? Le dade del canile dicono di sì, e noi che ci fidiamo di loro lo accettiamo. Per cui SI', siamo Quercia e Betulla, sorelline spaventate in canile da sempre, ma ora siamo pronte per iniziare una nuova vita. Ma per iniziarla dobbiamo trovare le persone giuste: estremamente pazienti, che sappiano rispettare i nostri tempi e il nostro vissuto, che sappiano mettersi nei nostri panni e non pretendano che in nome dell'amore ci fidiamo di loro in un attimo. A noi serve tempo e serve che ci si ponga con noi nel modo giusto, un passo alla volta e senza forzature. Persone motivate, che abbiano un po di esperienza e ascoltino senza riserve ciò che le nostre dade del canile spiegheranno loro, e che sappiano che adottare noi è come scalare una montagna, un'impresa con ostacoli sul cammino, ma che quando raggiungeranno la vetta saranno ripagati dal nostro infinito amore e affetto, dalla nostra devozione e gratitudine per averci salvato da una vita fatta solo di paura e di buio. Tutti possono essere amati da un cucciolo felice e gioioso, ma solo gli animi puri possono ricevere in dono la fiducia di un cuore tradito. Aspettiamo questi animi puri. *Quercia e Betulla, sorelline taglia piccola nate a Novembre 2011, in canile da Gennaio 2012. Dal 2016 in recupero comportamentale con ottimi risultati, ma gli scogli da superare sono ancora tanti. MAI aggressive, alla paura reagiscono nascondendosi e tentando di fuggire. Serve per loro un contesto tranquillo, in assoluta sicurezza, meglio senza bimbi piccoli, preferibilmente con altri cani sereni ed equilibrati. Compatibili con gatti, vaccinate, chippate, sterilizzate, negative a filaria e leishmania. Adottabili separatamente, insieme si fomenterebbero a vicenda rendendo il percorso ancora più difficoltoso. E' una sfida? Sì, lo è. Siamo lontani anni luce dal cagnolino tenero e coccolone che vi fa le feste senza avervi mai visto prima. Ma questi occhi meritano una possibilità, la prima vera possibilità della loro vita, e nulla è impossibile se lo si vuole veramente e se si hanno gli strumenti giusti. Canile Punto & Virgola di Magreta di Modena, strada Nuova Pederzona 101. Alice 3463724682 Enrico 3285832393 X4zampe.emilia@live.com COME RAGGIUNGERCI: -DA MODENA tangenziale verso Sassuolo, uscita Baggiovara, destra, dritto per 3 km finchè trovate il canile/gattile a sinistra -DA SASSUOLO tangenziale verso Modena, uscita Baggiovara, sinistra, dritto per 3 km finchè trovate il canile-gattile a sinistra ORARI DI APERTURA CANILE: DAL 15 MAGGIO AL 15 SETTEMBRE orario estivo dal lunedì al giovedì dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 DAL 16 SETTEMBRE AL 14 MAGGIO orario invernale dal lunedì al giovedì dalle 12 alle 16, sabato e domenica dalle 11 alle 17.
Tipologia:
Data:
28 Ottobre 2019
Dove:
Età:
Razza:
Sesso:
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